Tuttavia, mi ripeto, The Divergent Series è sorprendentemente buona, sembra più studiata e presenta evoluzioni psicologiche meno improbabili di Hunger Games – e questo, per la letteratura “young adult” è un vero pregio.
Come ricorderete tutti, la serie inizia quando Beatrice Prior deve affrontare la cerimonia per la scelta della fazione cui sarà destinata, risultando una Divergente perché adeguata a ben tre gruppi: Eruditi, Abnegati ed Intrepidi, che alla fine sceglierà. Veniamo già a questo punto a conoscenza del punto cardine della società presentata: vita strettamente controllata attraverso le fazioni, necessarie a mantenere l’equilibrio in una Chicago decisamente distopica.
Una volta diventata un’Intrepida, Beatrice “Tris” Prior viene rapita da Jeanine Matthews, la principale nemica dei primi due libri (e film) e leader degli Eruditi. Il suo obiettivo è controllare gli Intrepidi attraverso un siero in modo che uccidano gli Abnegati, permettendole il controllo della città. Inoltre, necessita di controllare anche Tris, perché una Divergente che le servirà a fare qualcosa. La prima parte della storia si conclude con il fallimento del piano di Jeanine, la morte dei genitori di Tris (che non riescono a rivelarle perché è così “speciale”) e la fuga verso il quartiere dei Pacifici.
Si riprenderà da qui, dunque, con i protagonisti che si rimettono alle regole dei neutrali Pacifici consegnando loro le armi. Braccati, dovranno fuggire anche da Intrepidi ed Eruditi, raggiungendo gli Esclusi nascosti all’interno della propria città e il cui capo si rivela la madre morta di Quattro (istruttore e amante di Tris). Il punto della trama è l’organizzazione dei dissidenti delle varie fazioni per sottrarre il potere agli Eruditi, ormai i più potenti della città.
È in questo momento che entra in gioco una “scatola” (nel film, nel libro è un video) che potrebbe cambiare le cose e che costituisce il segreto della città. Serve un Divergente per aprirla, e quel Divergente potrebbe essere proprio Tris.
Nel libro Jeanine, leader degli Eruditi, già conosce cosa si cela nel video: il segreto è che la città altro non è che un esperimento sociale, il tentativo di eliminare la violenza. In questo processo entreranno in gioco, in Allegiant (il terzo capitolo della serie), anche gli Alleanti e una strana differenza fra genoma umano danneggiato e quello puro, tipico dei Divergenti. Differenza dovuta ad un antico quanto misterioso esperimento.
E qui le cose si fanno davvero interessanti, ma prima di vedere Allegiant dovremo aspettare almeno un altro anno, ma nel mezzo potremo goderci Insurgent… o decidere di comprare i libri.
Penso che la scatola, gli Alleanti che vigilano sulla distopica Chicago e le differenze genetiche siano i grandi punti a favore della serie, perché la questione delle fazioni non è affatto nuova e ormai un po’ trita e ritrita. Ma il vero punto che tiene alta la curiosità è il continuo cambio di ambiente e di alleati, che incalza la lettura e la visione e tiene con il fiato sospeso. Curiosi? Tocca a voi giudicare, gustatevi il trailer ufficiale!
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