Nel caso di Star Wars, si tratta di un fenomeno più sottile e sempre più importante: quello della spiritualità. In un mondo nel quale assistiamo ad una continua perdita di valori, la spiritualità sta pian piano tornando ad assumere un ruolo di capitale importanza. Non si sente il bisogno di dogmi categorici da assumere senza ragionarli e su cui basare crociate e guerre sante: si sente necessità di qualcosa che renda valori più sani e universali, slegati dai contesti sociali e politici. Ma i canoni su cui realizzare tutto questo devono essere moderni, adeguati a questi tempi. Quindi ecco che l’umanità torna al sincretismo, e lo fa riconoscendo che anche l’intrattenimento può insegnare qualcosa di buono. Perché non tutto l’intrattenimento è intrattenimento e basta. A volte contiene delle idee che vale la pena considerare.
E così, quando nel 2011 vennero censite le religioni del Regno Unito, si scoprì che lo Jedismo era al quarto posto! Al quarto posto! Smash!
Successivamente, poi è stato richiesto che lo Jedismo venisse dichiarato religione ufficiale e così è stato. Ora è ufficiale nel Regno Unito, negli Stati Uniti, in Nuova Zelanda e in Australia, cioè negli stati da sempre più “avanti” per quanto riguarda la tolleranza culturale. D’altro canto, quella del bacino del Mediterraneo ce la siamo bruciata con la caduta dell’Impero Romano.
Vediamo ora in cosa consiste questo nuovo movimento spirituale.
Il balzo verso lo Jedismo, a questo punto, era ovvio perché si tratta di una religione basata su pochi semplici concetti e che, pur se inventata per la fiction, è percepita dotata di risvolti ben più applicabili e reali (e pragmatici) di altre grandi religioni. La Forza è pura, non è malvagia, non è benigna, ma permea tutti indistintamente: è democratica, almeno lei. Ogni individuo può scegliere: che bello avere il libero arbitrio e la possibilità di gestire la propria vita. Lato Chiaro o Lato Oscuro? Premettendo che la scelta non porta a malvagi signori della guerra o all’ascesa di santoni: porta soltanto a decidere cosa fare delle proprie emozioni, se assecondarle e farsi trascinare, o controllarle ed essere più razionali che istintivi.
Alcuni praticanti jedisti dichiarano di saper utilizzare la Forza in maniera più “filmografica”, ma i pazzi sono ovunque e certe affermazioni vanno prese con le pinze e messe nella muffola a 1800°C e incenerite. Anche perché, l’utilizzo a quei livelli della “forza”, identificabile con il K’i delle discipline (anche marziali) orientali, è difficile anche per i santoni indiani. In ogni caso, a parte le manie di protagonismo di alcuni, gli altri jedisti sono persone di sani principi, che non obbligano nessuno a passare definitivamente alla loro cultura religiosa, ma invitano soltanto a riflettere su due principi fondamentali: la tolleranza e il senso di responsabilità.
La tolleranza verso tutto e tutti, ma applicata con responsabilità perché esistono il giusto e lo sbagliato, il fattibile e l’infattibile.
Questi due insegnamenti, alla base del Jedismo, sono gli stessi che, seppur “annacquati” dalla trama, troviamo anche nei film di Star Wars. Il dovere e l’onore, quello che si deve fare contro quello che si vuole fare, il Bene contro il Male che, però, non sono principi assoluti, solo due pilastri che si ergono uno di fronte all’altro e che condividono la stessa base e gli stessi principi, applicandoli in modo diverso.
In ogni caso… may the Force be with you!
0 commenti:
Posta un commento